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Il teatro di Palermo Giangiacomi. Nelle Sezioni Comuni della Casa Circondariale di Ancona Montacuto



Il 27 luglio 2017, uno spettacolo ispirato ai testi dell’autore anconetano è stato rappresentato nella Casa Circondariale di Montacuto. Si è trattato dell’esito conclusivo delle attività di laboratorio teatrale rivolto alle sezioni comuni a cura del Teatro Aenigma a cura di Vito Minoia e Paolo Polverini.

Palermo Giangiacomi nacque il 14 marzo 1877 ad Ancona (in via Fazio o Faro, che oggi porta il suo nome), nel Rione San Pietro, da una famiglia umile, ottavo di nove figli.

Dovette interrompere gli studi a quindici anni per avviarsi al lavoro di operaio. Ventenne partecipò alla campagna di guerra greco-turca del 1897. Rientrato in Italia, dopo il servizio di leva riprese il suo umile lavoro di operaio, dedicando però ogni istante libero alla lettura e allo studio, curando particolarmente la storia e le lettere. Ebbe un felice matrimonio nel 1904 con l’arrivo di un figlio, ma dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale venne a mancargli la moglie Emilia. Ritornò agli studi della sua città, fino ad essere nominato bibliotecario nel 1924. Si spense nel 1939, dopo aver dato vita ad opere che rimangono nella memoria della città di Ancona.

Tra i suoi diversi scritti, ne abbiamo scelti due: L’imbriago, opera in vernacolo prodotta nel 1909; Favole Anconitane (raccolte nel 1930), dalle quali abbiamo selezionato Il contadino e la morte e L’Invidia.

Una ricerca di approfondimento conoscitivo, che sa diventare anche ironico (ed autoironico) sulle vicende della vita quotidiana, come negli scritti di Giangiacomi.


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